Trasporti

Il traffico nel corso degli ultimi 10-20 anni ha raggiunto livelli imprevisti e per certe aree inaccettabili.

Sin dall'antichità le Alpi costituiscono una zona di transito soprattutto tra il nord ed il sud. In certe zone il traffico, e in primo luogo il traffico di transito transalpino, nel corso degli ultimi 10-20 anni ha raggiunto livelli imprevisti e per certe aree inaccettabili. A tale tipo di traffico si aggiungono quello locale e regionale nonché il traffico in partenza e in arrivo nelle Alpi. Le Alpi costituiscono una zona ecologica particolarmente fragile, dove la qualità dell'ambiente deve essere garantita per i suoi abitanti. Un'illimitata crescita dei trasporti dovrà pertanto essere arginata con appositi provvedimenti politici, anche per soddisfare concretamente la richiesta della Convenzione delle Alpi per la tutela di quest'area.
Il traffico è pertanto un argomento politico scottante nelle Alpi e richiede una serie di obiettivi e provvedimenti:

  • La politica dei trasporti ha il compito di coprire il fabbisogno di mobilità delle popolazioni locali, tenuto conto che le Alpi costituiscono un'area di passaggio nel cuore d'Europa. A lungo termine tale politica deve garantire il benessere delle popolazioni e la tutela dell'ambiente fragile dell'area alpina. In tal modo la libera scelta del mezzo di trasporto non potrà più essere illimitata se i carichi negativi derivanti dai trasporti stessi raggiungono il limite dell'accettabile per l'uomo e per l'ambiente. Non devono essere praticate delle discriminazioni.
  • Per arrivare ad una politica dei trasporti ecocompatibile e quindi economicamente più valida non solo per l'area alpina, a livello europeo dovrà essere adottato il principio "chi inquina paga" per arrivare gradualmente alla definizione di costi reali. Se in una prima fase dovrà essere coperto possibilmente il puro costo di esercizio, in una seconda fase - che si auspica in tempi brevissimi - dovranno essere messi in conto anche i costi e i benefici esterni. Il sistema del "magazzino su strada" e certi contributi comunitari che generano un aumento dei trasporti dovrebbero essere messi in discussione. Tenere in considerazione i costi esterni appare in particolare determinante per orientare i trasporti verso i vettori più ecologici.
  • È necessario mirare ad una distribuzione del traffico tra i diversi vettori che permetta, oltre all'organizzazione efficiente dei trasporti, di far fronte alla domanda con il massimo contenimento di consumo energetico, il minimo inquinamento ambientale e risparmiando il più possibile gli spazi. Provvedimenti organizzativi per motivi ecologici (soprattutto in conformità con il mercato) dovrebbero contribuire ad una riduzione del transito di camion vuoti.
  • I principali flussi di traffico dovrebbero essere concentrati su pochi assi ad alta capacità di assorbimento.Nell'interesse degli abitanti dovrebbero essere concepiti tutti gli accorgimenti necessari per ridurre al minimo il danno alla qualità della vita.
  • L'efficiente rete stradale esistente dovrebbe essere sfruttata in modo ottimale. L'ARGE ALP respinge la costruzione di nuove strade transalpine ad alta capacità e di autostrade per l'attraversamento dell'arco alpino, quali l'"Alemagna". Nuove ed efficienti infrastrutture viarie dovrebbero essere costruite soltanto se assolutamente indispensabili e dopo analisi approfondite degli effetti ecologici e territoriali, a condizione di risultare compatibili con i criteri di tutela dell'ambiente e della popolazione locale.
  • Il trasporto merci a lunga distanza dovrà essere decisamente trasferito su vettori più ecologici, quali la ferrovia. Ciò richiede, oltre al trasporto ferroviario tradizionale, un incremento del trasporto intermodale in tutte le sue varianti. L'autostrada viaggiante può costituire solo una soluzione transitoria, l'utilizzo di casse mobili e di contenitori dovrebbe essere maggiormente promosso e sostenuto. Occorre inoltre creare infrastrutture periferiche, soprattutto per il carico e lo scarico, possibilmente vicino ai punti di generazione del trasporto merci. Dovrebbe inoltre essere incentivato l'utilizzo della ferrovia sia a livello nazionale che europeo.
  • A medio e lungo termine, il potenziamento graduale della nuova linea ferroviaria del Brennero tra Monaco e Verona, con i tratti di accesso e la galleria di base, è necessario per assorbire il crescente volume dei trasporti e trasferire il traffico dalla strada al vettore più ecologico: la ferrovia. Dovranno essere prese tempestivamente le necessarie decisioni sul finanziamento, la progettazione esecutiva, la preparazione dei lavori di costruzione e la realizzazione dell'opera, nonchè la gestione della nuova linea ferroviaria del Brennero. Le condizioni quadro per la ferrovia devono essere migliorate decisamente e ciò deve essere sostenuto e rivendicato sia in ambito nazionale che europeo.
  • L'accresciuto fabbisogno di mobilità delle popolazioni alpine, insieme all'auspicata limitazione del trasporto individuale, dovranno essere conciliati grazie ad una migliore offerta di trasporto pubblico locale, con un potenziamento di linee ferroviarie interne e di autolinee (anche transfrontaliere), l´istituzione di servizi taxi, l'armonizzazione dell'offerta di ferrovia e bus, l'istituzione di orari cadenzati e l'integrazione tariffaria regionale. Anche nelle zone turistiche il trasporto pubblico dovrebbe essere promosso.
  • In caso di situazioni ambientali critiche, dovrebbe essere possibile introdurre adeguate limitazioni temporali e locali del traffico per ridurre il carico inquinante; al fine di evitare ulteriori ingorghi, queste misure dovrebbero essere prese in collaborazione con le regioni vicine.
  • Il traffico aereo di linea e charter negli aeroporti dell'arco alpino dovrebbe essere consentito soltanto con aeroplani insonorizzati; l'aviazione sportiva dovrebbe rispettare criteri ecologici.
  • Nell'ambito della realizzazione dei progetti ferroviari transalpini in Svizzera - NEAT- (soprattutto dell´asse del Gottardo) occorre garantire che le regioni dell'ARGE ALP vengano collegate in modo efficiente a questo nuovo asse ferroviario transalpino. Le tratte di accesso in Baden-Württemberg, Baviera, Vorarlberg e nella Svizzera orientale devono essere potenziate tempestivamente.