Miele millefiori
Uomini, api e montagne
Val di Non – Trentino – Italia
Come in tutto l’arco l’alpino, in Trentino le conoscenze e le pratiche di apicoltura sono un elemento culturale fondamentale: trasmettono la lunga storia di relazioni che lega l’uomo e le api, la memoria e le tradizioni. Ogni famiglia aveva un tempo le proprie arnie, spesso semplici tronchi cavi dai quali in autunno si prelevava il miele, con regole che assicuravano il rispetto della proprietà privata e la protezione delle api. Le pratiche di apicoltura si sono evolute nel tempo. I Mieli Thun della Val di Non, prodotti da una azienda familiare, raccontano il territorio e la sua diversità botanica. Per fare 1 kg di miele, nei mesi più caldi le api raccolgono il nettare di circa 6 milioni di fiori. Il miele prelevato dalle arnie è il 10% di quanto prodotto nell’alveare, il restante costituisce il nutrimento per i mesi più freddi, nel rispetto degli equilibri di una apicultura sostenibile, attenta al benessere delle api. Il miele millefiori è il più diffuso e popolare: porta i profumi di prati, pascoli e boschi di alta quota, al sentore di rododendro, lampone, tiglio e timo. La pratica di transumanza delle api è un’arte complessa: le arnie vengono trasportate da apicoltori nomadi a seconda delle fioriture, seguendo il ciclo delle stagioni. Per divulgare e sensibilizzare alla grande tradizione del miele di montagna, in Trentino sono nati diversi musei tematici, iniziative di tutela delle specie autoctone, di ricerca e sensibilizzazione verso questo patrimonio.