09.06.2021San Gallo

Esercitazione per gli uffici

Venerdì 4 giugno 2021 il Servizio veterinario dell’Ufficio della tutela dei consumatori e di veterinaria in collaborazione con l’Ufficio per la natura, la caccia e la pesca ha compiuto un’esercitazione in caso di scoppio della peste suina africana (PSA).

Nell’ambito di una esercitazione con i cinghiali (denominata «Scrofa») si è trattato di testare il piano di risposta, il materiale e la cooperazione.

Lo scenario prevedeva che il 1o giugno 2021 nel bosco di Bischofszell presso Niederbüren fosse ritrovato un cinghiale morto, riscontrato positivo ai test di laboratorio per la peste suina africana (PSA). Successivamente l’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) insieme agli enti competenti del Canton S. Gallo ha definito le ulteriori misure. Secondo le disposizioni previste dalle Direttive tecniche dell’USAV, è stata delimitata una zona nella quale concentrare la ricerca prioritaria di altri esemplari infetti.

L’obiettivo dell’esercitazione era quello di trovare, testare, recuperare e smaltire in modo sicuro le carogne di maiali domestici e cinghiali secondo le disposizioni previste dal piano «Interventi di contrasto alla diffusione della peste suina africana del cinghiale nel Canton S. Gallo». Contemporaneamente si trattava di testare il materiale e consolidare la cooperazione tra i vari operatori.

Alle 8 del mattino si è raccolta la squadra di ricerche, composta dai dipendenti dell’Ufficio per la caccia e la silvicoltura nonché da membri della società venatoria locale e dell’Ufficio di controllo veterinario di Oberbüren, che ha preso in consegna le istruzioni della direzione operativa di intervento. La ricerca ha avuto inizio nel bosco di Bischofszell. I 24 partecipanti hanno costituito una catena e hanno setacciato il bosco settore per settore. Dopo ogni ritrovamento è stato informato il direttore operativo, che ha proceduto a circoscrivere il perimetro, indossare l’attrezzatura di protezione, fare dei rilevamenti sulle carogne, disinfettare il luogo del ritrovamento e recuperare le carogne. Nel giro di tre ore è stata così perlustrata una superficie di ca. 18 ettari; sono stati ritrovati complessivamente sei dei sette preparati e carogne nascoste. Successivamente si è tenuta una dimostrazione del team di cani da seguito sotto la guida di Hans Döbeli, della Comunità di Lavoro svizzera per i cani da seguito per PSA. I due Labrador addestrati hanno mostrato in modo esemplare come fossero in grado di ritrovare i preparati e di avvisare il padrone del loro ritrovamento. Infine le carogne sono state depositate presso il centro di controllo, dove le ha prese in consegna un veterinario per smaltirle in un container. Un veicolo della TMF Extraktionswerk AG è venuto a ritirarle e le ha portate a Bazenheid per l’incenerimento.

L’esercitazione è stata molto utile per capire quali adeguamenti attuare al piano – per esempio è necessario un impiego più massiccio di strumenti tecnici durante la ricerca, e l’acquisto di pochi ulteriori materiali. L’impiego parallelo di cani da seguito può essere opportuno a seconda del terreno, delle condizioni meteo, della vegetazione e della stagione. Una grande sfida è costituita dall’enorme disponibilità necessaria in termini di personale e di tempo per le ricerche di cinghiali morti. In caso di reale necessità, si dovrà in primo luogo cercare nelle aree più conosciute e frequentate dai cinghiali.

Le esperienze raccolte e un costante confronto con i partner a livello cantonale, nazionale e internazionale permettono al Canton S. Gallo di essere preparato al meglio nel caso di scoppio di una epidemia di PSA nel cinghiale.

Media

Ulteriori contributi