Approvata la dichiarazione congiunta della Ministra Michaela Kaniber e del Ministro federale Norbert Totschnig
Berchtesgadener Land - La Baviera e l'Austria continueranno a coordinare da vicino le proprie politiche agricole anche in futuro. È quanto hanno deciso la Ministra dell'agricoltura bavarese Michaela Kaniber e il Ministro federale austriaco Norbert Totschnig durante l'incontro di venerdì scorso nel Benerchtesgadener Land, tenutosi nell’ambito degli incontri strategici che periodicamente avvengono tra Baviera e Austria. I due responsabili della politica agricola hanno adottato un documento contenente i capisaldi e gli obiettivi dell’attività politica per l'agricoltura, la silvicoltura e le aree rurali in entrambi i Paesi. "Se vogliamo che l'agricoltura e la silvicoltura anche in futuro continuino a fornire molteplici servizi alla società nel suo complesso, le aziende agricole a conduzione familiare devono essere in grado di operare in modo sostenibile e competitivo allo stesso tempo. La Baviera e l'Austria concordano sul fatto che una buona politica agricola ha il dovere di fornire alle aziende agricole gli strumenti adeguati a questo fine", ha dichiarato Michaela Kaniber al termine dell'incontro strategico. Il Ministro federale Norbert Totschnig ha affermato: "Che si tratti della salvaguardia della nostra agricoltura alpina in vista della crescente problematica dei lupi o della sicurezza dell'approvvigionamento alimentare, insieme possiamo creare le migliori condizioni quadro per i nostri agricoltori. La nostra dichiarazione congiunta mira proprio a questo: gli agricoltori rappresentano una pietra miliare indispensabile e sono parte integrante della società europea - e noi dobbiamo fare tutto il possibile perché continuino a esserlo".
Le crisi globali degli ultimi anni hanno dimostrato che il percorso intrapreso verso un'agricoltura competitiva, multifunzionale e capillare, basata sulle aziende agricole a conduzione familiare, necessita di condizioni quadro solide per un approvvigionamento alimentare resiliente e sicuro. "Dobbiamo soprattutto dare alle nostre aziende agricole a conduzione familiare delle prospettive per il futuro, potenziando le aree rurali e rafforzando il nostro ruolo pionieristico nei settori della tutela delle risorse, dell'ambiente e del clima", hanno dichiarato Kaniber e Totschnig. Per non mettere ulteriormente a repentaglio il pascolo come forma di allevamento voluta dalla società, i due ministri chiedono un "dibattito aperto sullo stato di protezione del lupo". Michaela Kaniber afferma: "La Commissione Europea deve finalmente capire che, soprattutto nell’area alpina, il rigida protezione del lupo mette a rischio l'importante attività dei nostri alpeggiatori e quindi il loro sostentamento".
L’evoluzione della Politica Agricola Comune con la sua attenzione alla protezione del clima, alla biodiversità e al benessere degli animali rappresenta un "programma collaudato per il futuro dei nostri agricoltori". Inoltre, esistono numerose altre iniziative e strategie europee dedicate alla transizione verso un'economia moderna, efficiente sotto il profilo delle risorse e competitiva, che definiscono misure per combattere il cambiamento climatico. Tuttavia, Kaniber e Totschnig ritengono che gli effetti e le conseguenze di tali misure - soprattutto quelli del Green Deal - su quella che è la base naturale della vita e della produzione, sull'autosufficienza e sui cicli economici regionali debbano essere valutati e presi in considerazione tempestivamente.
Nella loro dichiarazione congiunta, i due ministri dell’agricoltura sostengono anche la salvaguardia delle diverse funzioni dei boschi bavaresi e austriaci. Il valore aggiunto del legno come materia prima, la protezione dalle catastrofi naturali, la biodiversità e la funzione di tutela del clima sono capisaldi importanti. Nell’ottica della riduzione dei combustibili fossili e della trasformazione in una bioeconomia sostenibile, il legno come materia prima potrebbe dare un importante contributo alla protezione del clima. Michaela Kaniber: "Per una maggiore protezione del clima e per un approvvigionamento sostenibile e sicuro di materie prime, abbiamo bisogno del legno locale. Qualsiasi decisione contro questa materia prima non è solo una decisione contro i proprietari boschivi, ma anche contro le generazioni future. Una politica che ostacola il legno come materia prima è fatale per lo sviluppo di foreste climaresilienti! Perché solo garantendo adeguati mercati di sbocco la silvicoltura risulterà redditizia. Chiunque non consideri il nostro legno di produzione locale come una materia prima rinnovabile e rispettosa del clima sta percorrendo un vicolo cieco".