E’ un successo internazionale che qualifica Trento e il Trentino nel mondo, si svolge da sessantasette anni: è il Trento Film Festival della Montagna.
Dalla fine di aprile alla prima settimana di maggio di ogni anno, film provenienti da tutto il mondo, incontri, presentazioni di libri, racconti di esperienze, di scoperte e avventura, fanno della città di Trento la piazza mondiale della montagna e dell’esplorazione. Le connessioni con quasi tutti i Paesi della Terra sono davvero significative. Accanto al concorso cinematografico con tematiche dedicate alla montagna, esplorazione, alpinismo, cultura montana, ambiente sono sempre attesissimi gli incontri con il mondo alpinistico internazionale. Da molti anni l’incontro condotto da Reinhold Messner che, di volta in volta propone temi diversi con modalità sempre innovative, riempie un auditorium con più di 1000 posti e le persone fanno a gara per accaparrarsi i biglietti. A tutt’oggi risulta essere uno dei più antichi festival cinematografici italiani ancora in attività. L’anno di nascita del Trento Film Festival è 1952 su iniziativa del Club Alpino Italiano (CAI) e del Comune di Trento. Poi, nel 1955 la rassegna che era nata come "Il festival del cinema di montagna Città di Trento" estende la sua offerta tematica a film che approfondiscano i contesti delle popolazioni autoctone (della montagna) e ad aspetti geologici del nostro pianeta. Un passo ulteriore viene fatto quando il Festival decide di avventurarsi anche nel mondo dell'esplorazione. Questa nuova sezione, che pone particolare attenzione ai temi culturali ed etno-antropologici, consente al Trento Film Festival di aumentare la spettacolarizzazione della rassegna. Poi, nel 1987, un nuovo salto qualitativo: alla rassegna cinematografica si affianca "Montagna Libri" che raccoglie ed espone la più recente produzione internazionale di libri e riviste sulla montagna: alpinismo, tutti gli sport montani, testi che trattano la montagna attraverso studi, ricerche e documentazioni dell’ambiente naturale, flora, fauna e geologia, preistoria e storia, economia e fenomeni sociali, arte, artigianato e architettura, cultura popolare, etnografia, linguistica e folklore, ma anche opere letterarie ambientate in montagna o ispirate alla montagna. Con l’inizio del nuovo millennio il Trento Film Festival diventa membro fondatore della International Alliance for Mountain Film, che raggruppa i maggiori festival mondiali di cinema di montagna. Per 6 anni, dal 2004 al 2010, la direzione artistica è curata dal regista Maurizio Nichetti. Fra i 138 membri della giuria internazionale ci sono nomi come Dino Buzzati, Giulio Cesare Castello, Fernaldo Di Giammatteo, Maurice Herzog, Marcel Ichac, Fosco Maraini, Giuseppe Mazzotti, Ermanno Olmi, Samivel, Christophe Profit, Patrick Berhault, Bruno Bozzetto, Claudio G. Fava, Stefan Glowacz, Toni Hiebeler, Kurt Diemberger, Maurizio Nichetti, Maurizio Zaccaro, Siba Shakib. I prestigiosi premi del Trento Film Festival sono: Genziana d'oro miglior film, Gran Premio "Città di Trento", Genziana d'oro del Club Alpino Italiano per il miglior film di montagna e alpinismo. Genziana d'oro Premio "Città di Bolzano" per il miglior film di esplorazione o avventura. Genziana d'oro per il miglior film di montagna e le Genziane d'argento per: il miglior cortometraggio, la miglior produzione televisiva, il miglior contributo tecnico- artistico, il miglior film di sport e avventura sportiva, il miglior film d'esplorazione, il miglior film d'ambiente montano e di promozione dello sviluppo sostenibile. Esiste poi un Premio speciale della giuria. Sono stati 127 i film proiettati nell’ultima edizione, la 67esima. Dai documentari ai lungometraggi, dai classici restaurati alle sperimentazioni contemporanee, dal cinema internazionale a quello locale, la selezione proposta nel 2019 “ci racconta le montagne come sensibili punte di iceberg del pianeta Terra, nell’anno in cui si è svegliata la coscienza delle giovani generazioni per il riscaldamento globale e i rischi ambientali”. In concorso ci sono stati15 lungometraggi e 12 cortometraggi provenienti da 18 paesi diversi, tutti in corsa per le Genziane d’Oro e d’Argento. Alla fine, quest’anno, la giuria internazionale ha assegnato la Genziana d’oro a La Grand-Messe, il “Premio CAI - Genziana d’oro Miglior film di alpinismo, popolazioni e vita di montagna” è andato al film italiano La regina di Casetta; il “Premio Città di Bolzano - Genziana d’oro Miglior film di esplorazione o avventura” a Bruder Jakob, schläfst du noch?; le Genziane d’argento Miglior contributo tecnico-artistico a Riafn e Miglior cortometraggio a Stations. Il Premio della Giuria a The Border Fence e Menzione speciale a Beloved. Il Trento Film Festival è un evento del territorio, certo, ma è sempre più internazionale e quest’anno i numeri la dicono lunga: oltre 22.000 i biglietti staccati al cinema in soli 5 giorni, oltre 11.000 gli spettatori tra serate evento, appuntamenti letterari e laboratori; 27.000 visitatori di Montagna Libri. Al Trento Film Festival Family, si sono registrati oltre 6.000 partecipanti. Un successo testimoniato sui social, con più di 370mila visualizzazioni dei contenuti. L’attuale presidente Mauro Leveghi conferma che il Trento Film Festival “è una cordata vincente. Il concetto di cordata, come quello di rifugio, inteso, cioè, come luogo d’incontro, è molto adatto per descrivere la nostra realtà, perché la cordata è un’unità e così come affermava il grande alpinista Bruno Detassis: nella cordata non c’è né primo, né secondo, perché se non passa il primo non passa il compagno e viceversa. Lo stesso avviene al Festival: la nostra è una cordata straordinaria e vincente che ogni anno affronta itinerari diversi e dove ognuno, dai soci, ai collaboratori, dai partner ai volontari, ha un ruolo essenziale e imprescindibile, condividendo sempre un clima di entusiasmo e l’onore per ciò che facciamo”.