Lavori in quota: posate trecento tabelle per segnalare i confini del Parco Naturale Adamello Brenta e delle Riserve
Prelevati con l’elicottero al mattino presto a malga Campo, in pochi minuti sono arrivati in quota a circa 2900 metri s.l.m., sotto la Presanella, sulla linea di fortificazioni del Tamalè, Cimòn da li Gèri e Monte Gabbiolo, per procedere con la posa degli ultimi segnali che indicano i confini esterni del Parco Naturale Adamello Brenta. Tutt’attorno, in un panorama maestoso, le tracce lasciate dalla Grande Guerra: i resti della teleferica che, con diversi tronchi, portava rifornimenti, viveri e munizioni alle truppe stanziate qui, assieme a resti di piazzole di artiglieria, baraccamenti, trincee e quant’altro. Oggi però questi non sono più confini di guerra ma di pace: delimitano un’area protetta e informano chi si spinge fin quassù sui comportamenti che deve osservare. Le squadre del Parco - cinque in tutto, per un totale di 10 persone - si muovono veloci e sicure, grazie all’esperienza che hanno accumulato negli anni ed in particolare da luglio, quando è iniziato il progetto, che si sta concludendo in questi giorni. In tutto le bacheche informative presso i parcheggi di testata e le tabelle che segnalano gli accessi nel Parco e nelle riserve integrali e speciali presenti al suo interno, sono 300. La segnaletica, prevista dalla normativa sulle aree protette, è posta in tutti i punti in cui strade e sentieri intersecano i confini del Parco o delle Riserve, individuati tramite il GIS; le bacheche più grandi contengono sia le mappe in 3D del territorio con le aree colorate sottoposte a tutela integrale o speciale, sia l’elenco delle norme di comportamento che i visitatori e i residenti sono tenuti a rispettare. I segnali collocati in quota, più piccoli, indicano semplicemente l’ingresso al Parco o alle Riserve, anche per non impattare sul paesaggio.
La realizzazione del progetto, finanziato attraverso il Programma di Sviluppo Rurale della Provincia autonoma di Trento, per circa 100.000 euro, ha comportato per il Parco uno sforzo importante. Cinque in tutto le squadre operaie impiegate, di due uomini ciascuna, più un Coordinatore del Settore Tecnico Ambientale che ha progettato la segnaletica 3D e seguito l’iter autorizzativo con i Comuni e le ASUC proprietari del Territorio. Durante la prima fase estiva le squadre si sono mosse via terra con mezzi propri dell’Ente e poi lungo i sentieri di media montagna; in questa fase autunnale con l’ausilio dell’elicottero per raggiungere anche le zone più impervie ed elevate, creste e valichi di confine dei massicci dell’Adamello, della Presanella e delle Dolomiti di Brenta. L’impegno complessivo è stato di circa 200 giornate-uomo.
L’apposizione della nuova segnaletica risponde alla necessità di offrire una corretta informazione sulle norme comportamentali da osservare all’interno del Parco e delle Riserve Integrali e Speciali, indicando con precisione i luoghi di accesso oltre i quali queste misure di tutela vanno rispettate e trovano applicazione. Ciò anche al fine di consentire agli organi di vigilanza – guardie forestali provinciali, custodi forestali e vigilanza venatoria – di svolgere la propria attività nella certezza del diritto.
Il progetto è iniziato nel 2019, con la fase di individuazione dei luoghi di posa, della progettazione e realizzazione della cartellonistica, con la richiesta delle necessarie autorizzazioni ai 30 Comuni e alle 10 Asuc proprietari del territorio sottoposto a tutela. Dopo una lunga interruzione nel 2020 dovuta alle misure di contenimento dell’emergenza Covid-19, la programmazione della posa è ripresa con la primavera 2021 ed eseguita a partire da luglio.
L’organizzazione del lavoro è stata curata fin nei minimi dettagli, per ottimizzare risorse umane e materiali, energie e minimizzare i costi. Le rotazioni delle squadre in elicottero, della durata media di 7 minuti, sono state pianificate con particolare cura. Durante i lavori in quota nelle varie valli del Parco, le squadre si sono sempre tenute in contatto tra loro e con la Sede del Parco per eventuali emergenze, attraverso i ponti radio della nuova rete TetraNet della Provincia autonoma di Trento. I lavori si concludono in questi giorni, con legittima soddisfazione di tutte le persone coinvolte.
I costi relativi per la manutenzione della segnaletica, verranno coperti con lo stanziamento annuale di fondi dell’Ente Parco destinati per la manutenzione ordinaria dei sentieri.
Purtroppo si registrano già alcune manomissioni della segnaletica appena posata lungo le vie forestali e i sentieri di media montagna. Si auspica quindi che alcuni frequentatori del Parco adottino comportamenti più rispettosi per una segnaletica assolutamente necessaria che ha richiesto ingenti risorse per essere realizzata e posata. Saranno benvenute eventuali segnalazioni di usura o manomissioni dei segnali a info@pnab.it
Immagini e intervista a Giuseppe Alberti (Ufficio Tecnico Ambientale PNAB) a cura dell’ufficio stampa della Provincia autonoma di Trento e del Parco Naturale Adamello Brenta.
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Giuseppe Alberti (Umwelttechnische Stelle des Naturparks Adamello-Brenta PNAB): Pressestelle der Autonomen Provinz Trient und PNAB.
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