A gennaio 2020 è entrata in vigore in tutta la Svizzera la nuova ordinanza sulla protezione dei vegetali. Da allora, il fuoco batterico in generale non deve essere più notificato. L’ufficio per l’agricoltura ha definito delle aree in cui questa malattia è ancora soggetta a notifica obbligatoria.
L‘ufficio federale per l’agricoltura con la nuova ordinanza sulla protezione dei vegetali allenta gli obblighi per quanto riguarda il monitoraggio e la lotta al fuoco batterico. Secondo la nuova normativa, questa malattia vegetale è soggetta a obbligo di notifica soltanto nelle aree in cui è necessario tenere sotto controllo la frequenza e la manifestazione della malattia. I cantoni sono tenuti a segnalare queste “aree a bassa prevalenza”. Con una disposizione del 16 febbraio 2021, l‘Ufficio cantonale per l’agricoltura pubblica le aree interessate (https://publikationen.sg.ch/ekab/00.038.896/publikation/) e la relativa cartina nel geoportale (https://www.geoportal.ch/ktsg/map/293). Questa suddivisione in aree è entrata in vigore il 1° marzo 2021.
Si tratta di proteggere in particolare i frutteti commerciali di dimensioni superiori a un ettaro, che erano già oggetto di protezione nell’ambito del monitoraggio in vigore fino ad oggi. Adesso come aree interessate si aggiungono i vivai.
I proprietari di piante ospiti nelle aree identificate intorno ai sopraccitati frutteti e vivai sono tenuti a verificare con cadenza annuale l’eventuale presenza di fuoco batterico. In caso sia confermata la malattia, o ve ne sia il sospetto, i proprietari devono avvisare l’ufficio cantonale competente. Le piante (o parti di esse) colpite da fuoco batterico devono essere rimosse e smaltite in modo adeguato – lo sradicamento non è necessario.