Una moderna pianificazione della gestione forestale è necessaria in tempi di cambiamenti climatici. Il progetto pilota LiDAR è stato avviato nelle foreste demaniali in Provincia di Bolzano.
I cambiamenti climatici possono mettere a dura prova le foreste dell’arco alpino. Anche la programmazione della gestione forestale deve essere affrontata con strumenti al passo con i tempi. In Provincia di Bolzano l’intera superficie forestale viene gestita attraverso strumenti di pianificazione decennali attraverso circa 350 piani di gestione e oltre 23.000 schede boschive. La Ripartizione foreste è deputata alla loro elaborazione e revisione.
La Ripartizione foreste, assieme alla libera Università di Bolzano e all'Agenzia del Demanio Provinciale, ha lanciato una serie di progetti pilota nelle foreste demaniali volti alla realizzazione di piani di gestione forestale con il supporto di una nuova tecnologia: il LiDAR (Light Detection and Ranging).
Si tratta di un rilievo effettuato da piattaforme mobili (aerei o droni) per misurare le distanze dagli oggetti di indagine e generare mappe tridimensionali molto precise dell'ambiente. Uno dei vantaggi più significativi dell'utilizzo della tecnologia LiDAR per i piani di gestione forestale è la sua capacità di generare modelli tridimensionali altamente dettagliati e accurati dell’ecosistema forestale. Le tecniche di mappatura tradizionali si basano sulla fotografia aerea o sui rilievi a terra. La tecnologia LiDAR, invece, è in grado di acquisire milioni di misurazioni al secondo, fornendo una rappresentazione più completa e accurata della foresta in forma di nuvole di punti.
Grazie a queste informazioni è possibile determinare il volume delle piante presenti nel bosco e determinare successivamente la quantità di legname che può essere prelevata in modo sostenibile oppure identificare le aree ad alta densità di alberi che potrebbero richiedere un diradamento, aumentando così la stabilità del bosco.