22.05.2024Salisburgo

La cozza Quagga minaccia i laghi autoctoni

Corrispondenza regionale salisburghese, 22 maggio 2024

(LK) La cozza quagga (Dreissena bugensis) rappresenta una grave minaccia per i laghi autoctoni. Non è originaria delle nostre latitudini, ma prospera nelle nostre acque scacciandone le specie autoctone originarie. Il Land Salisburgo sta monitorando molto da vicino la proliferazione di specie invasive come la cozza quagga e per contrastarla conta anche sull'aiuto della popolazione.

La Vicegovernatrice Marlene Svazek ha colto l'occasione della Giornata della biodiversità per visitare l'allevamento ittico di Kreuzstein a Oberburgau, sulla sponda salisburghese del Lago Mondsee. L'Agenzia federale per la gestione delle risorse idriche vi alleva specie ittiche particolarmente a rischio ed ecologicamente rilevanti. Naturalmente, l’incontro ha avuto come oggetto anche le evidenze della presenza della cozza quagga nel Lago Mondsee e del suo DNA nel vicino Lago Wolfgangsee l'anno precedente.

Svazek: "Le specie invasive sono una minaccia"

Marlene Svazek sottolinea: "Il Land Salisburgo analizza la diffusione di specie invasive nel mondo vegetale e animale attraverso un monitoraggio costante. La cozza quagga è particolarmente preoccupante, il suo DNA è già stato rilevato in due laghi salisburghesi. Come si può vedere da quanto accaduto nella parte del Lago di Costanza del Vorarlberg, la cozza è in grado di modificare radicalmente un ecosistema e causare danni nell’ordine di milioni".

La cozza Quagga – una specie resistente

La cozza quagga è una specie di mitile originaria della regione del Mar Nero che cresce fino a quattro centimetri. È in grado di riprodursi ad una temperatura dell'acqua fino a cinque gradi e anche con scarso apporto di sostanze nutritive, il che le conferisce enormi vantaggi nella colonizzazione di habitat non autoctoni. Le sue larve si muovono liberamente nell'acqua.

Serve l'aiuto della popolazione

Molte persone non sono consapevoli della rapidità con cui la cozza quagga può diffondersi. "È sufficiente che barche, attrezzature per immersione o per la pesca vengano trasportate da un lago all'altro senza essere state pulite, situazione molto realistica nel distretto lacustre di Salisburgo. Per contrastare questo fenomeno, chiediamo l'aiuto di tutti coloro che frequentano i nostri laghi. Pulire accuratamente le barche, i SUP e le attrezzature prima di cambiare specchio d’acqua può fermare la diffusione di questa specie invasiva", afferma Svazek.

Misure contro le specie invasive

Anche il Land Salisburgo sta adottando misure molto concrete per combattere le specie invasive. Ne è un esempio l'ordinanza emanata lo scorso anno, che regolamenta il prelievo per consumo dei gamberi marmorati, dei gamberi californiani e dei gamberi di fiume americani per un periodo di sei anni. "Una volta che le specie invasive sono presenti sul posto è impossibile rimuoverle. L'obiettivo è ridurre al minimo le popolazioni", spiega Svazek.

Flora autoctona

Nell’ambito del mondo vegetale, lo Stato sta sensibilizzando l'opinione pubblica con campagne di successo come "Natura in giardino", che sottolinea i vantaggi delle sementi regionali e degli arbusti selvatici autoctoni. Questo perché la flora è minacciata anche da piante non indigene, le cosiddette neofite, che in alcuni casi portano fiori bellissimi ma scacciano le specie autoctone. Nella lotta contro le specie neofite, lo Stato si affida anche alle competenze degli esperti, i professionisti dell’associazione Maschinenring, che sanno esattamente come rimuovere con perizia piante pericolose come il panace gigante.

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