A marzo 2022 sono stati resi pubblici due incidenti in un'azienda di Goldach che hanno coinvolto sostanze chimiche ambientali, con conseguente sversamento di sostanze nocive nel Lago di Costanza.
Il Governo ha colto l'occasione di questi incidenti e del crescente inquinamento ambientale dovuto alle sostanze chimiche per lanciare un progetto governativo con il quale il Cantone vuole verificare come in futuro si possa proteggere meglio l'ambiente dalle sostanze chimiche.
Nel dicembre 2020 e nel gennaio 2021 si sono verificati due incidenti in un'azienda di Goldach durante i quali 10 chilogrammi di perfluorottano sulfonato (PFOS) sono andati a finire nel fiume Goldach e quindi anche nel Lago di Costanza. Si tratta di una sostanza nociva che tranne poche eccezioni è vietata dal 2011.
Con la sua pianificazione strategica, il Governo si è posto l'obiettivo di proteggere le risorse naturali e l'habitat e per questo intende esaminare, in un progetto, come l'uomo e l'ambiente, in particolare le acque, possano essere meglio protette dalle sostanze chimiche ambientali. I lavori inizieranno dopo le vacanze estive del 2022. Non appena saranno disponibili i primi risultati, il Governo fornirà informazioni.
Prevenire invece che rimediare
Gli incidenti che coinvolgono sostanze chimiche ambientali non devono accadere. Come misura preventiva, il progetto discuterà quindi di campagne di informazione, il cui scopo è quello di contribuire a rendere le aziende più consapevoli delle questioni ambientali e a incrementare il loro senso di responsabilità. Inoltre, il Cantone vuole verificare se l'attuale monitoraggio ambientale e i controlli delle aziende sono sufficienti. È in discussione anche la creazione di un gruppo di lavoro cantonale, con lo scopo di agevolare il confronto tra le numerose parti coinvolte all'interno del Cantone.
Chiarimenti in materia di indagini e sanzioni
Oltre alla prevenzione, il Cantone vuole studiare misure per indagare e punire i casi di danno ambientale. Se si è verificato un danno, l'indagine richiede una stretta collaborazione tra le autorità ambientali e le autorità giudiziarie e di polizia dal punto di vista tecnico e penale. L'opportunità di una maggiore specializzazione della Procura e della Polizia cantonale dovrà essere chiarita nell'ambito del progetto.
Considerare sanzioni più elevate
All'azienda di Goldach è stata comminata una multa di 5.000 franchi svizzeri per il suo comportamento illecito, e ha dovuto pagare anche una somma di 28.260 franchi svizzeri come risarcimento per i costi risparmiati dello smaltimento professionale. La multa di 5.000 franchi svizzeri è l'importo massimo che può essere imposto alle aziende ai sensi del diritto penale amministrativo federale in caso di violazione delle norme sulla protezione dell'ambiente e delle acque, e qualora non sia possibile perseguire penalmente i diretti responsabili.
Il Governo ritiene che la sanzione massima di 5.000 franchi sia troppo bassa. Se non è possibile provare la condotta criminale dei singoli o se lo sforzo investigativo è sproporzionato rispetto alla sanzione prevista, la società che ha causato il reato deve essere sanzionata in modo appropriato. A tal fine, il quadro sanzionatorio va ampliato, ma questa è una competenza del Parlamento federale. Il Governo sostiene quindi la mozione presentata dai Verdi, secondo la quale i reati ambientali dovrebbero essere puniti più severamente, e ha presentato questa richiesta anche ai membri sangallesi del Consiglio degli Stati.
Il PFOS fa parte dei cosiddetti "Forever Chemicals"
Il PFOS è una sostanza difficile da smaltire, che rimane a lungo nell'ambiente. Vi sono indicazioni che il PFOS abbia effetti nocivi sull'uomo e che, ad esempio, aumenti i livelli di colesterolo o danneggi il fegato. Fino al divieto del 2011, questa sostanza era spesso utilizzata, ad esempio, come liquido antincendio.