19.07.2024Trentino

Premio Arge Alp 2024, ecco i tre finalisti del Trentino

Le proposte saranno ora valutate dalla Giuria internazionale

L’uso sostenibile dell’acqua e le sfide connesse alla gestione delle risorse idriche nelle regioni montane sono al centro del Premio ARGE ALP 2024, giunto nel vivo delle selezioni.

Il Trentino ha scelto i propri finalisti da presentare alla giuria internazionale. Ecco una sintesi dei progetti selezionati.

"Ricostruzione del rifugio alpino Giovanni Tonini in località Spruggio nel Comune di Baselga di Piné” presentato da Cristian Ferrari, presidente della S.A.T. – Società degli Alpinisti Tridentini. Per la ricostruzione del rifugio, distrutto da un incendio nel 2016, la SAT intende dotare la nuova struttura di tutti i sistemi, impianti ed accorgimenti per il risparmio ed il riciclo dell’acqua, sia piovana che quella proveniente da lavandini, wc e docce. Le best practices costruttive possono essere applicate in analoghe strutture di tutto l’arco alpino, come rifugi, malghe, case isolate, baite in quota, ma alcuni principi potrebbero trovare posto anche in centri urbani.

"Piano acque piovane”, per il recupero delle acque a uso irriguo e domestico, presentato da Giorgio Marchetti, presidente del Consorzio dei Comuni del B.I.M. Sarca Mincio Garda. Il progetto prevede l’erogazione di contributi a privati residenti nei Comuni consorziati per la realizzazione di impianti per il recupero dell’acqua piovana. Una soluzione concreta, diffusa sul territorio, a costo relativamente basso, di facile implementazione e adattabile a tutte le realtà, che consente di evitare sprechi idrici. Replicabile in altri contesti territoriali, stimola l’attuazione di piccole azioni virtuose condivise da parte di ogni cittadino e produce un beneficio collettivo anche superiore a quello ottenibile da una grande opera.

"Applicativi di intelligenza artificiale per la gestione delle reti idriche”, candidato da Ariele Zanfei per AIAQUA Srl, Startup e spin-off della Libera università di Bolzano, con sede al NOI-Techpark (Bolzano) ed in Progetto Manifattura (Rovereto). La ricerca scientifica propone da anni l’utilizzo di sistemi basati sull’intelligenza artificiale per migliorare la gestione degli acquedotti. Tuttavia, sono molto rari gli esempi in cui si fa uso di queste tecnologie. Il costante aumento delle richieste d'acqua dovuto a fattori socio-economici e al cambiamento climatico sta mettendo sempre più a dura prova i sistemi di distribuzione. Il progetto prevede lo studio, lo sviluppo e l'integrazione operativa di applicativi innovativi, con l’obiettivo di integrare le tecniche di intelligenza artificiale per prevedere i consumi idrici e le eventuali anomalie.

A questi link le interviste dei protagonisti:

SAT

BIM del Sarca

AIAQUA

Ulteriori contributi