Come possono le comunità locali contribuire in modo sostenibile alla protezione del suolo. A fine settembre, a Bolzano, un convegno internazionale di esperti ha fatto luce sul tema.
Il suolo è una risorsa naturale limitata e non rinnovabile. A causa dei cambiamenti climatici, le sfide per la protezione del suolo sono in aumento: dall'erosione alla contaminazione, dalla perdita di biodiversità alle inondazioni, alle frane. Tutti i Paesi – a livello statale, regionale e locale – devono dare un contributo sostenibile alla protezione del suolo. Le città e i Comuni, che hanno accesso diretto al territorio e ai suoi utenti, rivestono in tal senso un'importanza particolare. A questa conclusione sono convenuti i partecipanti alla conferenza internazionale di esperti tenutasi a Bolzano a fine settembre. Conferenza – organizzata dall'Agenzia provinciale per l'ambiente e la tutela del clima, in collaborazione con l'Alleanza europea per la terra e il suolo (ELSA) – che ha trattato le prospettive regionali ed europee sul consumo di suolo.
L'incontro si è tenuto in occasione del 20° anniversario dell'Alleanza per la terra e il suolo, fondata a Bolzano nel 2000. "Da allora sono cambiate molte cose, ma siamo ancora lontani da un uso veramente sostenibile di questa risorsa che, insieme all'acqua e all'aria, costituisce uno degli elementi fondanti la vita sul nostro pianeta” ha sottolineato l'assessore provinciale all'Ambiente, Giuliano Vettorato.
Un ruolo importante per le questioni legate all'uso del territorio e alla tutela del suolo in Alto Adige è svolto dalla Legge provinciale Territorio e Paesaggio, entrata in vigore nel 2020, "uno strumento fondamentale di indirizzo per la progettazione del paesaggio naturale e costruito in Alto Adige", sottolinea l'assessora provinciale allo Sviluppo del territorio e al Paesaggio, Maria Hochgruber Kuenzer.
Il presidente dell'Alleanza europea per la terra e il suolo, Christian Steiner, ha affrontato il tema dell'interazione tra cambiamento climatico e protezione del suolo: il cambiamento climatico in atto è causato dall'aumento dei gas serra, che accrescono in modo considerevole gli eventi estremi di carattere meteorologico. "Queste condizioni climatiche estreme stanno mettendo sempre più a dura prova i terreni. Per questo motivo è necessario promuovere pratiche agricole rispettose del suolo, che ne favoriscano la vita, così da rendere i terreni più resilienti", afferma Steiner.
Il fatto che l'uso del suolo abbia un impatto diretto sul micro e macroclima è stato evidenziato anche da Giulio Angelucci, direttore dell'Ufficio provinciale gestione rifiuti: "Il suolo è uno dei più grandi serbatoi di anidride carbonica sulla terra. Tra città e campagna si riscontra una differenza di temperatura di 1,5 gradi". Nella regione alpina, in particolare, sono necessarie speciali misure di protezione finalizzate a contrastare la crescente domanda di suolo e la pressione sulle sue funzioni.