22.06.2020Alto Adige

Senza acqua, niente zanzare!

Per limitare la diffusione della zanzara tigre, in Alto Adige da maggio ad ottobre vengono implementate diverse misure.

La zanzara tigre si sta diffondendo sempre di più in Alto Adige. Lo dimostrano i risultati delle analisi del laboratorio di biologia dell’Agenzia provinciale per l’ambiente e la tutela del clima, che osserva la zanzara tigre dal 2013. Da allora la diffusione di questa zanzara in Alto Adige è aumentata fortemente. Inizialmente la diffusione era limitata localmente, ma ormai questo insetto attivo durante il giorno è diventato un ospite fisso nelle valli principali della Bassa atesina fino al Burgraviato.

Prevenire e impedire la diffusione

Le temperature estive e l’acqua stagnante offrono i presupposti ideali per la zanzara tigre, che depone le proprie uova nelle immediate vicinanze dell‘acqua. Una volta schiuse, le larve si muovono verso l‘acqua, dove lentamente crescono fino a diventare zanzare tigre allo stadio adulto. Da una sola zanzara tigre che schiude in primavera ne possono nascere miliardi nel corso dei mesi estivi. Per questo è importante evitare per quanto possibile lo sviluppo delle larve fino allo stadio di zanzare adulte che possono pungere.

Secondo il motto “senza acqua, niente zanzare!” tutti, la pubblica amministrazione e i cittadini, sono invitati a fornire il proprio contributo e seguire le misure preventive, come sottolinea l’Assessore all’ambiente dell’Alto Adige Giuliano Vettorato.

Evitare il ristagno dell’acqua all’aperto

Per questo l’imperativo categorico è quello di evitareo eliminare i luoghi di cova. Sul balcone, nel cortile, in giardino, nel parco o al cimitero - da maggio a ottobre bisogna evitare qualsiasi tipo di ristagno dell’acqua all‘aperto. La zanzara tigre infatti non è schizzinosa: per lo sviluppo delle larve le basta un piccolo residuo di acqua, anche solo negli pneumatici invernali conservati in garage, in un giocattolo dimenticato, in una grondaia intasata, in un abbeveratoio che non viene svuotato regolarmente, in una piccola pozzanghera d’acqua, o in una busta di plastica o una bottiglia non gettata. Bisogna fare particolare attenzione a svuotare i sottovasi delle piante, a lasciare secchi e annaffiatoi girati verso il basso, così come gli abbeveratoi per gli animali domestici. È consigliabile inoltre pulire le grondaie e i pozzi e tenere tesi i teloni per evitare che l‘acqua piovana ristagni. Anche i contenitori dei fiori e i vasi nei cimiteri devono essere svuotati regolarmente. La stessa cosa vale per le piccole piscine.

Lo svuotamento di piccoli ristagni d’acqua non dovrebbe avvenire nei canali di scolo stradali, bensì su superfici non stagne. Altrimenti le larve di zanzara tigre che si trovano già nell’acqua potrebbero andare a finire nella canalizzazione e contribuire così alla diffusione della zanzara tigre.

Usare correttamente i larvicidi

L’obiettivo di tutte le misure è quello di limitare la crescita della popolazione di zanzare tigri già dalla primavera. Ovunque non si riesca a impedire la formazione di ristagni d’acqua (per es. nei tombini, nei canali di scarico, pozzi e simili), l‘Agenzia provinciale per l’ambiente e la tutela del clima consiglia di usare regolarmente dei larvicidi, che impediscono lo sviluppo di larve. L’amministrazione comunale si occupa del trattamento sulle superfici pubbliche, di quelle private si devono occupare i cittadini direttamente.

Per ulteriori informazioni sulla zanzara tigre consultare il portale web dell’Alto Adige nella parte dedicata all’ambiente.

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