Un netto “Sì” in favore della zona centrale del parco nazionale - La bozza di suddivisione in zone non sarà applicata
(LK) In occasione di una videoconferenza con cui si sono incontrate tutte le parti interessate, ieri sera si è concluso il dibattito su una nuova suddivisione tra zona centrale e zone periferiche del Parco nazionale degli Alti Tauri.
“Non sono disposta a ridurre la zona centrale - anche se ci possono essere dei punti di appiglio sui contenuti per giustificare una discussione riguardo alla riorganizzazione delle zone di protezione. Per un progetto di così ampia portata devono essere coinvolti sin dall’inizio tutti gli stakeholder e le parti interessate”, sottolinea l’Assessore Daniela Gutschi.
Immediatamente dopo l’assunzione del proprio mandato, l’Assessore Daniela Gutschi si è dovuta confrontare con un dibattito sulla riorganizzazione delle zone di protezione del Parco Nazionale degli Alti Tauri. Era prevista un’ampia modifica della suddivisione tra zona centrale e zona periferica, che avrebbe comportato una riduzione della zona centrale, sottoposta a un rigido regime di tutela. “Ho comprensione per il fatto che la presentazione di una bozza pronta sulla suddivisione in zone senza preventivo coinvolgimento in molti campi ha generato malcontento. Per questo ho provveduto a convocare immediatamente tutti gli interessati per un incontro”, ha detto Gutschi.
La zona centrale non sarà ridimensionata
Durante una videoconferenza con il dipartimento del parco nazionale competente, la comunità dei proprietari terrieri, l‘associazione per la protezione della natura, il club alpino, l‘associazione „Naturfreunde”, l’Università di Salisburgo e l’ente a difesa dell’ambiente (LUA) di Salisburgo, questo importante tema è stato discusso in dettaglio e si è pervenuti ad una decisione chiara in favor del mantenimento della zona centrale, oggetto di particolare protezione. “Dopo attento esame dei contenuti e dibattito, non procederò all‘attuazione della bozza, sperando che in questo modo tornino in primo piano gli innumerevoli aspetti positivi del parco nazionale, che è un esempio positivo di convivenza tra agricoltura e tutela della natura”, ha commentato la Gutschi al termine della video-conferenza di ieri.
Mantenere il paesaggio antropizzato e la rigida tutela
“Quest‘anno festeggiamo il 50º anniversario della storia del parco nazionale, e abbiamo a portata di mano uno dei più grandi tesori a livello mondiale. Il mio obiettivo è quello di salvaguardare questo gioiello anche per le generazioni future. Questo significa gestire il paesaggio antropizzato creato dall‘uomo, ma anche impegnarsi per una rigida protezione nelle aree incontaminate. Poco meno di un anno fa, proprio le valli del Sulzbach – con più di 6.700 ettari di estensione, 17 ghiacciai e 25 cime da 3000 metri – hanno ottenuto il riconoscimento internazionale come area naturale protetta più estesa (e solo seconda) dell’Austria. Questo riconoscimento viene conferito in base a rigidi criteri dall’Unione internazionale per la conservazione della natura, IUCN”, ha affermato la Gutschi.
Dati e fatti sul parco nazionale
- 1971: firma dell‘“Accordo di Heiligenblut” per l‘istituzione del Parco nazionale degli Alti Tauri
- 1983: riconoscimento legislativo della parte salisburghese del parco nazionale
- 805 chilometri quadrati su tre distretti, 20 comuni con 55.000 abitanti nel Land Salisburgo
- 67 chilometri quadrati di area naturale: natura incontaminata estremamente protetta
- 472 chilometri quadrati di zona centrale: paesaggio naturale nel territorio alpino
- 266 chilometri quadrati di zona periferica: paesaggio antropizzato caratterizzato da bosco e malghe