I cantoni svizzeri, gli stati federali austriaci, le regioni italiane e le province autonome italiane hanno sottolineato l'importanza economica del turismo invernale e hanno chiesto che ogni stato decida autonomamente, in coordinamento con le proprie regioni, sull'apertura dei comprensori sciistici.
I capi di governo dei Cantoni svizzeri di San Gallo, Ticino e Grigioni, degli Stati federali austriaci di Salisburgo, Vorarlberg e Tirolo, della Regione Lombardia e delle province autonome italiane del Trentino e dell'Alto Adige hanno concordato il 27 novembre 2020, su iniziativa del Cantone Ticino e su invito della Regione Lombardia, la seguente posizione comune sull'impatto delle misure di contenimento Covid-19 sul turismo invernale e sulla stagione sciistica nella regione alpina:
1. Il turismo invernale rappresenta un elemento di grandissima importanza economica. Le regioni si impegnano a favorire un turismo invernale sicuro, fornendo ai turisti un’esperienza invernale in piena sicurezza, anche ai fini della ripresa;
2. Ogni Stato da sé valuterà la possibilità di riaprire i comprensori sciistici per il turismo invernale:
- Di concerto con le proprie regioni
- In base alle misure introdotte ai fini di garantire un turismo invernale sicuro
- Tenendo in considerazione gli sviluppi della pandemia da Coronavirus
3. La necessità di rafforzare il ruolo e il contributo delle regioni alpine che devono essere coinvolte dai rispettivi Governi nazionali in questo percorso, anche per facilitare il dialogo tra i Paesi limitrofi che consenta, se e dove possibile, di:
- condividere misure armonizzate per l’area Alpina, relativamente agli spostamenti tra Stati e Regioni e per la gestione delle misure di prevenzione, che garantiscano la totale sicurezza e un adeguato controllo dei flussi;
- promuovere un approccio coordinato sulle misure di circolazione tra gli Stati, anche per evitare affollamenti ed assembramenti pericolosi di persone in caso di differenti modalità di riapertura tra gli Stati;
4. Avanzare una richiesta congiunta delle regioni, dei paesi, delle province autonome e dei cantoni menzionati ai Governi e all’Unione Europea di prevedere specifiche misure di ristoro/supporto dell’intero comparto così duramente colpito, nei territori soggetti alle restrizioni