Posizionato tra le valli di Plan e di Fosse all’interno del Parco naturale Gruppo di Tessa a quota 2.875 metri, la struttura ricettiva è tornata in funzione con una veste nuova.
La Provincia, proprietaria dell’edificio, ha ricostruito il nuovo rifugio al posto di quello vecchio dopo che nel 2014 era stata distrutta da una valanga. L’edificio è stato costruito nello standard CasaClima per un importo di 6,20 milioni di euro e distingue dall’ambiente roccioso circostante grazie al suo design geometrico. La forma dell’edificio, infatti, è fondamentalmente una risposta ai requisiti di sicurezza. Il pianoterra allineato lungo la direzione di flusso della valanga ed è protetto a monte dallo sperone di rocca. I piani superiori sono disposti in modo da avere un angolo acuto verso l’inizio della valanga, (come la prua di una nave), riducendo così al minimo la resistenza alle valanghe. Il progetto è stato elaborato dai progettisti Andrea Fregoni e Roberto Pauro dello studio di architettura Area Architetti Associati, vincitore del concorso di progettazione indetto a livello europeo.
Il nuovo Petrarca all’Altissima si sviluppa su cinque piani per un volume di 3.300 metri cubi e una superficie utile di 750 metri quadri. Il rifugio ospita ora 76 persone nei dormitori, oltre a 15 posti letto per il personale. La sala da pranzo al piano terra, con le diverse finestre realizzate in acciaio corten, dispone di 92 posti a sedere. L'intera struttura è realizzata in pannelli prefabbricati di cemento armato e gli interni sono in legno di abete. Anche i mobili per la “Stube”, l’ingresso, i dormitori sono realizzati in legno naturale. Sono stati rifatti anche la copertura e gli infissi, nonché gli impianti tecnologici necessari e le opere connesse all’adeguamento alla normativa antincendio. Il rifugio Petrarca, che si raggiunge dall'alta via di Merano da Pfelders e dalla Val di Fosse, costituisce anche la decima tappa dell'alta via Tiroler Höhenweg. iegt am Meraner Höhenweg und ist Ziel der zehnten Etappe des Tiroler Höhenwegs.